Le auto a benzina registrano nel mercato di ottobre un aumento del 20,9%, con quota di mercato al 27,9%, mentre le diesel calano del 3,3%, con quota al 14,8%. Nei primi dieci mesi del 2023, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 22,6% e quelle delle auto diesel del 10%, rispettivamente con quote di mercato del 28,5% e del 18%. Insomma, le vetture con motore endotermico, rappresentano il 46,5% del mercato, quasi un modello su due venduto. Lo comunica l'Anfia consengando i dati sulle immatricolazioni di ottobre. E ancora: Le auto ad alimentazione alternativa (dove al motore termico si associa la funzione elettrica) rappresentano, nel solo mese di ottobre, il 57,3% del mercato, con volumi in crescita del 27,7% rispetto a quelli di un anno fa. le vetture elettrificate rappresentano il 47,3 del segmento.  Ma le auto solo elettriche superano quota 4% registrando un venduto pari al 4,1% della quota totale. I Suv sono il modello più venduto: a ottobre hanno raggiunto una quota di mercato pari al 52,8%. Ma sul podio della più venduta sale ancora una volta la Panda.

Il commento di Roberto Vavassori (foto), presidente dell'Anfia: «Un altro segno positivo per il mercato dell'auto italiano a ottobre, potendo contare anche su un giorno lavorativo in più rispetto all'anno precedente. Il cumulato gennaio-ottobre si mantiene quindi in crescita a doppia cifra, sempre con volumi ancora lontani da quelli pre-pandemia. La nostra attenzione è ora concentrata sul voto della seduta plenaria del Parlamento europeo sulla proposta di standard euro 7, in programma l'8 novembre a Buxelles. Auspichiamo che venga mantenuta l'ambizione di dare un ulteriore contributo all'avanzamento tecnologico dei veicoli a combustione interna, ma secondo lo spirito di razionalità regolatoria già emerso in occasione del voto del Consiglio europeo competitività e di quello della Commissione ambiente su questo dossier. E' infatti fondamentale creare le giuste condizioni affinchè l'industria possa raggiungere nuovi target ambientali nel percorso della transizione verso la mobilità a zero emissioni». In altre parole, niente scherzi sulle Euro 7.