La fine dello stato di emergenza ci consente di fare bene il punto. Misurando gli effetti (buoni) delle campagne vaccinali e la tempestività (pessima) dei dati ufficiali. E i ritardi cronici dell'Istituto superiore di Sanità. Il nostro calcolo è sempre stato più rapido. Perché i nostri decisori pubblici si sono ostinati a seguire un metodo che non aiuta certamente scelte e provvedimenti più efficaci?