Penso con timore-tremore (forse sarebbe più corretto dire: orrore) alle urne aperte del 2024 (per il Parlamento europeo, per molte regioni). L'incubo del clima propagandistico in cui stanno iniziando a immergerci la gran parte dei nostri inadeguati politici è incombente. È un guaio serio per l'attività istituzionale, per il senso civico, per la normale attività amministrativa, per il sistema economico e produttivo.

Bisognerebbe cambiare decisamente rotta e darci una postura civica più contenuta e miusurata. So benissimo che sono parole inutili, eppure bisognerebbe pensarci, provando a darsi una forma di autoregolamentazione. Qualcuno vorrà pensarci sotto l'ombrellone?