Agosto si veste da dicembre per gli impiegati pubblici. Sarà una sorta di Natale anticipato. Non per tutti, ma per un buon numero scatta il taglio del cuneo fiscale. Un milione e duecento mila dipendenti statali. Non solo: si sommerà all'una tantum e agli arretrati anti-inflazione. Tradotto un cifre, garantirà uno stipendio assai ricco.
Ad annunciare il taglio del cuneo per tutte le amministrazioni pubbliche - da quelle locali a quelle centrali - è stato proprio il ministero dell'Economia. «La decontribuzione, come per le precedenti riduzioni del cuneo fiscale - si legge in una nota del Mef - verrà corrisposta da NoiPa sul cedolino del mese successivo rispetto a quello in cui viene riconosciuto il beneficio. Pertanto, il pagamento riferito alla mensilità di luglio verrà erogato con il cedolino di agosto. Lo stesso meccanismo sarà applicato anche per i mesi successivi fino alla mensilità di dicembre 2023 che sarà erogata a gennaio 2024». Non è finita. Per gli statali - in pratica i dipendenti di ministeri, Agenzie Authority e per la scuola - arrivano anche gli aumenti da contratto: l'una tantum che copre il periodo di mancato rinnovo e gli arretrati previsti dall'inizio dell'anno.
Una riduzione del prelievo fiscale che prevede che per il semestre luglio-dicembre il taglio del cuneo salga al 7% per 335mila dipendenti con una retribuzione lorda mensile inferiore a 1.923 e passi al 6% per altri 860 mila che guadagnano meno di 2.692 euro lorde mensili. Per i dipendenti delle amministrazioni centrali e della scuola, scatterà anche lo sblocco degli aumenti previsti dall'ultimo contratto. Così al taglio del cuneo si aggiungeranno anche l'una tantum dell'1,5% - spalmata in più mesi - e gli arretrati di sette mesi.
A conti fatti, un dipendente di ministero troverà in busta 185 euro in più ad agosto e poi, una volta smaltiti gli arretrati, 23 euro al mese. Più consistente l'aumento per i dirigenti: i livelli più alti prenderanno 534 euro ad agosto e poi, in ciascun mese, tra i 52 e i 66 euro. Per i funzionari gli incrementi spaziano da 29 a 44 euro. Per gli assistenti il ritocco in busta va da 24 euro a 31 euro. Importi appena diversi per i dipendenti della scuola che riceveranno la quota dell' una tantum già questo mese.
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