Martedì sera la partita di andata della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter ha dominato l’audience televisiva con 6 milioni e 600 mila telespettatori sintonizzati su Canale 5, in marzo leader negli ascolti del mese sono state le partite giocate dall’Italia nell’ambito delle qualificazioni agli Europei 2024 contro Inghilterra e Malta trasmesse su Raiuno rispettivamente per 7 milioni e 151 mila appassionati e 6 milioni 468 mila. Dati che certificano come il calcio in televisione, soprattutto quando è in chiaro sulle reti generaliste Rai e Mediaset, sia sinonimo di successo e quindi di ascolti ormai pressoché imbattibili, inferiori soltanto al Festival di Sanremo ed eventualmente a qualche fiction Rai come “Il commissario Montalbano”.
Concorrenza a Sanremo e Montalbano
E, di conseguenza, il prezzo dei diritti per assicurarsi i vari tornei con cui riempire i palinsesti ed eccellere nell’audience è negli ultimi anni aumentato progressivamente, raggiungendo cifre inimmaginabili una quindicina di anni fa. Caso eloquente è proprio la Coppa Italia, in onda in questi giorni: Mediaset due anni fa l’ha acquistata per un triennio alla cifra di 48 milioni di euro a stagione, il contratto precedente appannaggio della Rai ammontava a 35 milioni, mentre dal 2015 al 2018 la cifra pagata della tv di Stato era stata di 22 milioni.
Per il gruppo milanese evidentemente “il gioco vale la candela”: le partite riempiono il palinsesto principalmente di Canale 20 e Italia Uno nella prima fase per poi lasciare il campo a Canale 5 nella seconda, la pubblicità assume prezzi ragguardevoli – in queste semifinali 335 mila euro costa lo spot durante la sostituzione di un giocatore, 293 mila l’inserto pubblicitario prima del fischio d’inizio del match - e l’audience degli incontri è solitamente alta consentendo alle reti che li trasmettono di essere competitive sul mercato e spesso di superare la concorrenza. Nel contratto è inserita anche la Supercoppa Italiana, partita vista a metà gennaio su Canale 5 da 6 milioni e mezzo di appassionati (in campo, Inter e Milan).
La Serie A però perde appeal
Mentre l’appeal della Coppa Italia è notevole, non altrettanto si può dire invece della serie A: l’egemonia assegnata a Dazn per la cifra record di 840 milioni di euro con tutte le partite trasmesse in streaming non ha sortito effetti positivi, anzi ha fatto registrare un calo vistoso negli ascolti (nell’ultima giornata solo Napoli-Milan ha superato il milione di abbonati) rispetto a quando i match si vedevano attraverso il satellite su Sky e sul digitale terrestre targato Mediaset Premium. Ora in estate la Lega intende già assegnare i diritti per i campionati dal 2024: sarà un contratto che durerà per la prima volta 5 anni, in teoria numerose le reti in gara per garantirsi la serie A con Dazn di nuovo in pole position.
E rimanendo sul calcio italiano è bizzarra la situazione in cui si trova la serie B, in pratica scomparsa dalle reti in chiaro per volere delle società che hanno preferito abbandonare la Rai che trasmetteva una partita a settimana vendendo i diritti addirittura a tre realtà quali Sky, Dazn e la novità Helbiz, società che unisce il pallone ai monopattini. Da record la cifra ottenuta: 48 milioni e mezzo di euro.
Il record di Real Madrid-Liverpool
Per quanto riguarda il panorama internazionale la Uefa vanta nella Champions League, dal prossimo anno ancora più ricca di partite con la nuova formula, un gioiello che cerca di sfruttare nel migliore dei modi: la finale di fine maggio 2022 vinta dal Real Madrid sul Liverpool allo Stade de France di Parigi ha tenuto incollati al piccolo schermo circa 160 milioni di persone nel mondo, avvenimento sportivo più visto in diretta lo scorso anno, superiore anche al celebre Superbowl. Di recente i gruppi Sky e Amazon si sono aggiudicati i diritti per il triennio dal 2024-2027 nel nostro Paese, la cifra non è ancora ufficiale ma l’obiettivo era di raccogliere in totale 300 milioni di euro ed evidentemente la cifra è stata raggiunta. L’ex Coppa dei Campioni è sinonimo di ascolti notevoli in particolare quando giocano le squadre italiane sia in chiaro ora il martedì sera su Canale 5 che in pay anche il mercoledì su Sky e su Prime Video con un match in esclusiva. Restando sui trofei in palio nel Vecchio Continente, l’Europa League permette a un canale come Tv8 di ottenere il giovedì sera ascolti ampiamente superiori alla media della rete del gruppo Sky: la sera di giovedì 13 si preannuncia ragguardevole l’audience di Juventus-Sporting Lisbona.
Chi si assicura i bocconi più appetibili
In Italia il calcio si vede su Rai per quanto riguarda la Nazionale di Mancini, Mediaset per la Champions League e la Coppa Italia con qualche incursione nelle qualificazioni agli Europei, Dazn alla serie A aggiunge la Liga spagnola, la serie B e la Championship inglese; Sky oltre a tre partite di serie A propone la B, la spettacolare Premier League, la francese Ligue1 e la Bundesliga tedesca oltre che la Champions League, l’Europa League e la Confederation League; SportItalia si è assicurata il Torneo Primavera e i campionati argentino e brasiliano; sulla piattaforma Mola Tv con sede a Como si vedono i campionati di Olanda e Grecia nonché tanto calcio sudamericano.
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