L'indice di riproducibilità aggiornato al 31 marzo si posiziona a 0,96 (0,90 - 1,04).
Si può pertanto confermare che l'ultimo dato ufficiale di 1,24 relativo al 15 marzo ha rappresentato un picco dopo il quale l'indice Rt è sceso continuamente per 2 settimane.
 
Il dettaglio a livello regionale ci raccomanda però cautela; 10 regioni presentano infatti un andamento in crescita, opposto al trend nazionale, in particolare Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto.
 
I nuovi ricoveri giornalieri  mostrano un lieve trend in crescita, anche se decisamente rallentato rispetto a due settimane fa. Da rimarcare il fatto che, mentre l'andamento dei nuovi ricoveri giornalieri ha seguito la crescita dei contagi a inizio marzo, al crollo dei contagi da metà marzo non è poi corrisposta una conseguente inversione del trend dei nuovi ricoveri.
Da questo punto di vista, preoccupa la notizia che, con ancora 6,5 milioni di non vaccinati, questa settimana i vaccini somministrati hanno toccato il minimo storico, tornando agli stessi valori del 31 dicembre 2020.
 

 
 
Fonte: elaborazione di Stefano Terna per Mondo Economico su dati Protezione civile e ISS