Per citare Papa Benedetto XVI nel suo splendido discorso al Bundestag bisogna tornare a spalancare le finestre, dobbiamo vedere di nuovo la vastità del mondo, il cielo e la terra e imparare ad usare tutto questo in modo giusto.

Molto più che i partiti confessionali, rivelano questa necessità alcuni movimenti sostenitori della “decrescita” e i movimenti “verdi e anti-globalizzazione”. Penso per l’Italia al movimento di Sinistra Ecologia e Libertà, al movimento Cinque Stelle: tutti e due interpretano domande di cambiamento e di ritorno ad una dimensione più naturale e meno positivista, che non possono essere sottovalutate. Sono il sintomo di un disagio verso messaggi, discorsi e narrative algidi che dimenticano il fondamento umano di ogni politica.

7. Anche il pensiero liberale sbaglia quando dimentica la centralità dell’uomo, dei suoi diritti e dei suoi doveri, concentrandosi eccessivamente sul funzionalismo economico. Al contrario, il pensiero liberale rimane una narrativa vincente se rimane ancorato a quei grandi ideali di libertà, di equità, di dignità, di uguaglianza nelle opportunità che lo hanno reso, soprattutto nella sua versione pragmatica e non “Stato centrica” nordamericana, il grande motore intellettuale della civiltà moderna.

Così, la rivendicazione del diritto – ma meglio si direbbe della libertà – funge da contrappeso al potere democratico, tanto che, per far propria la ricostruzione di Tocqueville, il legista diventa il difensore della libertà perché salvaguarda l’individuo, e con ciò la sua coscienza, dalla legge dei più. Il legista quale interprete dello spirito della legge, contrapposto al legislatore positivo produttore di mero diritto.

La libertà di scegliere è una grande verità che accomuna sia i Cattolici che i Liberali, ma l’idea che l’uomo possa essere sufficiente a se stesso, che l’uomo possa essere demiurgo di se stesso, non è la massima espressione della libertà, bensì l’inizio della distruzione dell’umanità. L’inizio di un mondo senza riferimenti culturali e religiosi, un uomo irrazionale, contro natura, folle.

Esiste, invece, un’ecologia dell’uomo che costituisce il patrimonio culturale del pensiero giuridico occidentale nella sua lenta e costante evoluzione, patrimonio che racchiude in se i fondamenti costitutivi della ragione, delle istituzioni e dell’umanità.

Al giovane Re Salomone è stata concessa una richiesta. Penso che anche oggi per fare politica non potremmo desiderare altro che un cuore docile - la capacità di distinguere il bene dal male - e di stabilire così un vero diritto, per servire la libertà, la giustizia e la pace.