Nelle precedenti puntate si illustravano due fenomeni più o meno noti riguardanti la variazione nel tempo degli indici azionari. Nella prima parte si faceva riferimento ad uno studio molto singolare che raccontava l’inutilità, appunto, di investire in gran parte dell’anno e, soprattutto, nella giornate centrali dei mesi, essendo solo i giorni a cavallo tra un mese e l’altro portatori di rendimenti positivi.

Nella seconda puntata si evidenziava il fenomeno della stagionalità del mercato azionario europeo. Stagionalità intesa come andamento storico dei singoli mesi su un arco temporale non indifferente, quasi cinquanta anni. Adesso è venuto il momento di vedere cosa la scienza statistica racconta sull’andamento della Borsa americana durante i singoli mesi dell’anno.

Partiamo da date diverse. Dal 1928 il mese peggiore è indiscutibilmente settembre e con valori molto peggiori anche rispetto ai due soli altri mesi negativi (febbraio e maggio). Si potrebbe dire che partendo dal 1928 la statistica sia ovviamente sfavorevole al mese di settembre per la presenza della crisi del 1929. Invece settembre è il mese peggiore anche dal 1950 e, ancora una volta, con un notevole distacco rispetto anche agli altri mesi sfavorevoli (giugno e agosto). Se si considerano gli ultimi venti anni settembre è sempre pessimo ma non il peggiore, che diventa comunque agosto ovvero un mese confinante.

Negli ultimi dieci anni emergono, oltre ad agosto, due mesi nuovi a rappresentare i momenti peggiori dell’anno borsistico ovvero gennaio e giugno mentre settembre diventa un mese leggermente positivo. Considerando tutti i mesi e tutti gli archi temporali analizzati, marzo e aprile svettano come i mesi in assoluto più interessanti e con una tendenza a diventarlo sempre di più. Come già notato per i mercati europei, il noto adagio popolare che consiglia di vendere in maggio trova conferma nei risultati statistici ma sembra che settembre abbia ceduto ad altri mesi, per motivi non evidenti, la palma di peggiore mese dell’anno. 

 

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Le puntate precedenti:

http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/ricerche/4094-un-lavoro-inutile.html

http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/ricerche/4103-un-lavoro-inutile-ii.html