L’ultimo dato di Rt ufficiale pubblicato venerdì dall’ISS si attesta a livello nazionale a 0,85 (range 0,71– 0,97) nel periodo 24 marzo – 06 aprile 2021
Il valore ufficiale, che è una media su 14 giorni, perde i dettagli di andamento quotidiano, permettendoci di cogliere solo un trend macroscopico in diminuzione a inizio aprile. Ecco perchè a inizio aprile eravamo in zona rossa, anche se con Rt da zona gialla o arancione.
Al contrario il dato di Mondo Economico consente un controllo giornaliero: dopo una risalita fino a 1 successiva a Pasqua, il dato nazionale aggiornato a venerdì 16 aprile è 0,97 (0,87 - 1,07), confermando la flessione verso il basso preannunciata dai dati di mercoledì.
Si registra inoltre un incremento dell’intervallo di confidenza che segnala un peggioramento della regolarità di rilevazione dei casi positivi. Lo zoom a livello regionale consente di individuare le regioni che hanno visto le maggiori irregolarità di rilevazione: in modo più evidente Abruzzo, Molise e Sicilia.
In ogni caso, il trend nazionale in diminuzione si conferma in modo marcato per tutte le regioni tranne il Lazio, il Friuli Venezia Giulia e la Toscana, per le quali l’inversione è appena iniziata.
- Abruzzo: 0,27 (0,07 - 0,54)
- Basilicata: 0,84 (0,62 - 1,07)
- Calabria: 1,01 (0,86 - 1,16)
- Campania: 1,07 (0,95 - 1,20)
- Emilia-Romagna: 0,89 (0,78 - 1,00)
- Friuli Venezia Giulia: 0,88 (0,69 - 1,09)
- Lazio: 0,97 (0,85 - 1,07)
- Liguria: 0,87 (0,71 - 1,02)
- Lombardia: 0,83 (0,73 - 0,94)
- Marche: 0,82 (0,66 - 0,99)
- Molise: 1,15 (0,62 - 1,76)
- A. Bolzano: 0,48 (0,30 - 0,67)
- A. Trento: 0,72 (0,50 - 0,95)
- Piemonte: 0,76 (0,66 - 0,85)
- Puglia: 1,00 (0,82 - 1,17)
- Sardegna: 0,97 (0,81 - 1,14)
- Sicilia: 1,14 (0,70 - 1,70)
- Toscana: 1,00 (0,89 - 1,11)
- Umbria: 0,80 (0,61 - 1,01)
- Valle d'Aosta: 0,77 (0,54 - 1,00)
- Veneto: 0,84 (0,73 - 0,96)
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato in conferenza stampa l’allentamento delle misure a partire dal 26 aprile, parlando di “rischio ragionato fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in miglioramento drammatico”. Concordiamo sulla cautela, ma l’indice Rt nazionale è al di sotto del valore critico di 1 ormai dal 19 marzo (qui il primo annuncio di Rt a 1). Avremmo dovuto attuare questi allentamenti il 26 marzo non il 26 aprile.
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