Ed è a questo punto che il Presidente si rivolge specificatamente al Congresso puntando l’indice. Nulla di quanto prospettato si farà se il Congresso non riuscirà a lavorare in team, come ad esempio sanno fare le forze armate, che Obama cita a modello.
4. Pertanto, viste le insanabili divergenze che dividono il Congresso e l’anno elettorale che sta per iniziare, delle misure prospettate dal discorso “Sullo Stato dell’Unione” rimarrà ben poco, se non forse il linguaggio veemente con cui Obama ha attaccato le élite e le lobby.
È un po’ triste constatare come in questo discorso Obama prima faccia balenare di fronte agli occhi degli americani un mondo solido fatto di cose durevoli per poi farlo ingoiare in un istante dallo scarto fra il popolo sovrano e i suoi rappresentanti. Ma è proprio sull’orlo di quel baratro che Obama si trova a dover iniziare la propria campagna per la rielezione. Quindi è un discorso alla fine molto onesto, oltre che furbo.
In perfetto stile Obama.
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