In una intervista rilasciata al giornale francese l'Humanité all'uscita della versione francese di Sentimenti sovversivi, Ferrucci spiegò che in Italia, oggi, credere nelle regole del gioco democratico è "sovversivo". "La sovversione, oggi, in Italia, è essere normali. Sei sovversivo, oggi, se credi ancora nella Costituzione, se pensi che la morale e l'etica siano dei valori irrinunciabili. ... Sovversione è esigere di essere rappresentato da una classe politica almeno decente, democratica, virtuosa" (*).

È in questa spirale di de-legittimazione dell'avversario che si affaccia in Italia il ritorno della violenza politica spacciata per resistenza alla sovversione dell'avversario. Ma si tratta sempre e solo di odio per l'avversario, non di amore per le regole.

Se a determinare un sentimento di "indignazione" fosse oggi davvero un amore sconfinato delle regole – regole che, è bene ricordarlo, tassativamente vietano l'uso della violenza in politica – questa indignazione non troverebbe sfogo nelle piazze, ma in politica, il terreno designato delle regole per risolvere le dispute fra le parti.

(*) La data dell'articolo non pare corretta e non è altrimenti deducibile. La traduzione dal francese è dell'autore: http://www.robertoferrucci.com/wordpress